Cos’è l’occlusione dentale?
L’occlusione dentale è l’incontro delle superfici occlusali dei denti delle due arcate.
La posizione dei denti non corretta spesso provoca un alterato contatto tra le arcate dentarie che a volte può portare a disturbi anche fastidiosi.
Un piccolo difetto di occlusione, come ad esempio un difetto di una protesi difettosa, un disturbo all’articolazione temporomandibolare, traumi od altro sono in grado di portare una serie di scompensazioni che possono sfociare in un malessere profondo.
Il disequilibrio occlusale dovuto a cause dirette può alterare il normale orientamento della mandibola che viene dislocata dalla guida dentale non corretta.
La componente muscolare è quasi sempre coinvolta in questo difetto e l’eccessivo stiramento dei muscoli masticatori può generare delle contratture anche dolorose.
La deviazione mandibolare porta a dislocazione del condilo nelle cavità glenoidi dell’articolazione temporomandibolare creando spesso altri sintomi come il click articolare che oltre ad essere fastidioso e a volte doloroso è un segno di una disfunzione articolare che merita essere diagnosticata dallo specialista.
Come può la postura influire sull’occlusione dentale?
In altri casi, e sono la maggioranza, i problemi occlusali hanno origine da disturbi posturali cioè da situazioni patologiche muscolo scheletriche o di altri organi che interagiscono sull’equilibrio del corpo. Esempi molto comuni sono le scoliosi, lordosi, cifosi, i colpi di frusta, problemi al bacino alle ginocchia ai piedi ecc.
Ogni alterazione di particolari distretti corporei comporta un cambiamento della statica posturale, con conseguenti disturbi come dolori, rigidità, contratture, limitazione nei movimenti.
La posturologia (studia l’equilibrio del corpo nella posizione ortostatica e il suo modo di reagire agli stimoli esterni). Le informazioni che arrivano al sistema posturale sono di due tipi: quelli di tipo esterno (esocettori) come occhio pianta del piede, vestibolo e di tipo interno o propio/endocettori (fasce muscolari muscoli dell’occhio visceri apparato stomatognatico).
Tutte queste informazioni vengono portate al sistema nervoso centrale che le codifica e imposta delle strategie per equilibrare la posizione. I sistemi maggiormente interessati sono l’apparato muscolo scheletrico, la componente neurologica, il sistema uditivo, labirintico, visivo e psico-emozionale, ma l’articolazione temporo-mandibolare (ATM) ed il sistema muscolare masticatorio sono tra gli elementi più direttamente coinvolti negli squilibri posturali.
Disturbi posturali e malocclusione
I disturbi posturali hanno tra i bersagli preferiti l’articolazione della mandibola (ATM), che può dare origine a malocclusioni dentali. Il coinvolgimento dell’ATM può portare ad una sindrome algico disfunzionale di varia entità fino alla limitazione dei movimenti di apertura e chiusura della bocca o addirittura essere accompagnata da acufeni ( fischi o ronzii alle orecchie) ecc. Altre manifestazioni comuni sono il mal di testa, di schiena, le cervicalgie, le vertigini, la fibromialgia, alterazioni dell’oculomotricità, la podalgia, ecc.
Diagnosi – Occlusione Dentale
La diagnosi e la cura della malocclusione di origine posturale, non richiede solo la competenza di un odontoiatra professionista esperto in gnatologia (http://www.idealsmile.it/servizi-accessori/salute-e-benesseregnatologia/, ma richiede, a volte , la competenza di un team di specialisti coordinati tra di loro: il posturologo, l’ortodonzista, il fisiatra, il fisioterapista, l’osteopata, il podologo, il logopedista, l’otorinolaringoiatra (vestibologia/equilibrio), l’oculista, l’ortottico, l’ortopedico ed il medico competente in terapie del dolore.
Per facilitare la diagnosi oggi il medico ha a disposizione vari presidi che sfruttano le tecnologie informatiche più sofisticate.
> Posturologia e gnatologia: curare i disturbi posturali
Viene di solito utilizzata un’indagine con la pedana stabiloposturometrica, un esame morfostrutturale, analisi 3D della colonna, la baropodometria,elettromiografia, risonanza magnetica cinematica dell’ATM, radiografie dell’ATM, ecc.
Come curare i disturbi dovuti alla malocclusione?
Il medico odontoiatra gnatologo è uno dei professionisti maggiormente coinvolti nel rilevare e trattare queste patologie. Molto spesso il medico mette a punto appositi apparecchi intraorali “bite individuali” opportunamente costruiti in materiali di solito rigidi in un laboratorio specializzato; i dispositivi individualizzati devono essere modificati a seconda del piano terapeutico impostato dallo specialista.
Un bite generico eseguito senza un progetto terapeutico professionale e con inclinazioni non corrette è in grado di peggiorare la situazione.
Il piano di trattamento professionale è orientato alla rieducazione propriocettiva e alla riprogrammazione posturale; cicli di fisiochinesiterapia o altri presidi terapeutici sono volti a trattare altre manifestazioni dei disturbi e sono valutati collegialmente con gli altri specialisti.
Richiedi una consulenza allo specialista o maggiori informazioni sull’occlusione dentale!
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