Si possono eseguire le cure dentali in gravidanza?
E’ una credenza non fondata il fatto che quando si aspetta un bambino non sia possibile eseguire sedute odontoiatriche e cure dentali.
Al contrario, in gravidanza è necessario rivolgersi al professionista medico/odontoiatra per sottoporsi ad un piano di prevenzione mirato possibilmente personalizzato.
E’ raccomandato eseguire visite odontoiatriche a scadenza ravvicinata (tre o quattro mesi) per controllare lo sviluppo della placca e l’eventuale insorgere di patologie gengivali che in gravidanza possono avere uno sviluppo più rapido a seguito dei cambiamenti ormonali.
Infatti alcune patologie gengivali come “l’epulide” si sviluppano più frequentemente in questo periodo.
Nella donna gravida si ha la tendenza dei tessuti a diventare più vascolarizzati e più soffici , in modo tale da favorire il sanguinamento gengivale.
Tale situazione induce molte donne ad usare molto meno lo spazzolino per non irritare ulteriormente la gengiva: questo però favorisce l’accumulo di placca ed il relativo sviluppo di carie e gengiviti.
I cambiamenti fisiologici nel cavo orale in gravidanza
Ci sono delle variazioni nel corpo della donna in gravidanza che possono mettere a repentaglio la salute dei denti durante i nove mesi.
Il rimaneggiamento endocrino metabolico della donna gravida, meccanismo energetico utile al feto per la sua crescita, porta a cambiamenti che richiedono una sorveglianza medica e odontoiatrica costante.
Il cambiamento del metabolismo glucidico a causa di una maggior resistenza all’insulina è una delle alterazioni più importanti in gravidanza che può incidere sulla salute orale per l’aumento della glicemia post prandiale; inoltre, aumenta la presenza dei grassi circolanti e dell’accumulo di adipe.
Altro mutamento è l’alterazione ormonale che si viene a creare per l’increzione di estrogeni, di progesterone e cortisolo che, oltre a giocare un ruolo nel metabolismo glucidico, contribuisce ad aumentare la vascolarizzazione gengivale.
L’acidità della saliva che si manifesta in gravidanza e l’eventuale iperemesi del primo trimestre (il vomito gravidico) è un fattore predisponente per la proliferazione dei batteri della carie per l’aggressione acida dello smalto.
Diventa dunque ancora molto più importante durante la gravidanza eseguire visite professionali per evitare patologie al cavo orale , denti , gengive ecc.. che se non diagnosticate in tempo possono portare a conseguenze anche serie sia per madre che per il feto.
A dimostrazione di ciò intervengono anche alcune recenti ricerche scientifiche, secondo le quali la malattia parodontale (piorrea) influisce negativamente sulla gravidanza e non solo ponendosi tra le concause del parto pretermine!
Quali cure dentali si possono eseguire in gravidanza?
Le cure devono essere eseguite rimandando a dopo il parto quelle meno urgenti o differibili.
E’ fuori dubbio che la prevenzione è fondamentale per la salute orale ed a maggior ragione nel periodo gravidico.
Le cure odontoiatriche che si possono eseguire sono quelle prioritarie che limitano l’avanzamento dei processi patologici.
Le cure dentali in gravidanza sono prescritte dal professionista di fiducia in modo che il rapporto rischio/beneficio sia sempre favorevole.
Il non eseguire le terapie consigliate da medico/odontoiatra di fiducia può portare a conseguenze anche gravi per la madre e per il piccolo.
Cure odontoiatriche e Farmaci in gravidanza
I farmaci, se prescritti dal medico od odontoiatra, devono essere assunti per evitare conseguenze per la madre e per il bimbo.
La FDA (Food and Drug Administration),nota authority di controllo degli Stati Uniti d’America, ha introdotto una classificazione dei rischi dei farmaci in gravidanza dividendoli secondo una classificazione basata sul rischi per il feto.
Nella classe di rischio “A” sono stati inseriti i farmaci sicuri.
Fanno parte di questa categoria farmaci comunemente usati in odontoiatria come alcuni antibiotici come la penicillina, l’amoxicillina, l’ampicillina, l’acido folico, le vitamine a basso dosaggio, il paracetamolo (antifebbrile e antidolorifico), gli anestetici locali.
Quindi il medico/odontoiatra ha a disposizione molti farmaci per le esigenze odontoiatriche più comuni compresi la gran parte degli anestetici locali come lidocaina, articaina, etidocaina che non hanno controindicazioni sia per la madre che per il nascituro. Per le radiografie invece è opportuno soprassedere per la rara, ma pur possibile possibilità di malformazioni fetali.