Quando il mal di denti è acuto, insopportabile, pulsante e non ci abbandona mai neanche di notte, potremmo trovarci in presenza di un ascesso.
Il rimedio immediato più saggio è rivolgersi al medico/odontoiatra per una visita ed un trattamento adeguato specialistico.
L’ascesso dentale, a seconda del luogo in cui si sviluppa, può essere parodontale (gengiva, osso alveolare); apicale (polpa del dente).
Quasi sempre, l’ascesso si associa ad una raccolta di materiale purulento derivante da un’infezione batterica dei tessuti del dente e circostanti.
Il pus è il prodotto della necrosi acuta dei tessuti della polpa del dente e di quelli circostanti. E’ composto da batteri, plasma, globuli bianchi e resti cellulari.
Cause dell’ascesso dentale
A originare la patologia sono normalmente delle infezioni batteriche dovute alla colonizzazione di alcune specie batteriche.
La veicolazione dei batteri avviene, di solito, attraverso le cavità prodotte da carie avanzate, da infezioni delle gengive come la malattia parodontale (piorrea), fratture o usure profonde dei denti ecc.
Normalmente il sistema immunitario è per la grande maggioranza dei casi in grado di circoscrivere l’infezione limitandone gli effetti solo alle zone limitrofe al dente. In parole povere, l’argine immunitario cerca di contenere, gli effetti negativi sul resto del corpo ma, in alcune situazioni ed in particolare quando sono presenti particolari condizioni patologiche come il diabete e condizioni che creano una depressione immunitaria, il pericolo di una diffusione dell’infezione è particolarmente concreto .
La diffusione può avvenire per contiguità creando serie infezioni, anche gravissime, con raccolte ascessuali nei tessuti delle zone vicine. Se non trattato, l’ascesso dentale può dare luogo ad una diffusione batterica nel sistema ematico fino alla setticemia .
Diagnosi dell’ascesso dentale
La sintomatologia è tipica in quanto dà origine a forti dolori di denti continui (a carattere pulsante), che possono accompagnarsi a gonfiore del viso e delle gengive, alito cattivo, acuita sensibilità dentale, ma anche febbre con linfonodi ingrossati.
Il medico raccoglierà una anamnesi o storia clinica approfondita e, se lo ritiene opportuno, eseguirà una radiografia per completare l’inquadramento diagnostico al fine di eseguire una quanto più precoce terapia mirata.
A volte potrebbe essere possibile che il dolore si attenui improvvisamente, questo fatto non è quasi mai indice di una guarigione spontanea, ma solo di un attenuamento della pressione interna del materiale purulento che, con tutta probabilità ha preso altre strade non ultima quella di drenare all’esterno della raccolta ascessuale attraverso una fistola.
Si ricorda che , anche se i sintomi sono caratteristici è solo il medico/odontoiatra che deve eseguire una diagnosi e terapia.
Terapia per curare l’ascesso dentale
Come sopra esposto l’ascesso dentale non guarisce da solo: è necessario ricevere cure mediche e assumere i farmaci necessari il prima possibile, per non dare luogo a complicazioni .
Quando il mal di denti diventa insopportabile e non passa, è dunque necessario recarsi dal proprio specialista odontoiatra di fiducia per un’analisi della situazione. Dapprima viene combattuta l’infezione sottostante l’ascesso, tramite antibiotici mirati, antinfiammatori, antidolorifici, eventualmente incidendo l’ascesso per far fuoriuscire il pus; in seguito il medico odontoiatra potrà risolvere le cause iniziali dell’infezione (carie, parodontopatie,ecc.) , eseguendo un trattamento endodontico (cura canalare), estraendo il dente e/o raschiando i tessuti molli infettati. Nei casi più gravi può rendersi necessario il ricovero ospedaliero .
Prognosi ascesso dentale
Se diagnosticato e curato in modo corretto fin dai primi sintomi la prognosi è buona nel senso che si ha una completa guarigione. Se non viene curato in modo corretto compresa la cura rivolta ad eliminare le cause che l’hanno provocato, con tutta probabilità, si va incontro alla recidiva o a complicanze anche molto serie come ad esempio: sinusiti odontogene, ascessi paratonsillari, ascessi del pavimento linguale, fistole esterne, osteomileiti, ascesso cerebrale,mediastiniti, setticemia ecc.
Come prevenire l’ascesso dentale
Seguendo un’accurata igiene orale domiciliare e sottostando ad un piano scrupoloso di prevenzione professionale odontoiatrica dal proprio medico odontoiatra è possibile ridurre drasticamente la possibilità di avere un ascesso dentario.
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