Quando portare i bambini dal dentista

on Settembre 30 | in estetica dentale | by | with Commenti disabilitati su Quando portare i bambini dal dentista

bambini dal dentistaQuando devo portare il mio bambino dal dentista?

È una domanda che tutti i genitori, prima o poi, si pongono. La risposta al quesito non è affatto scontata come potrebbe sembrare.

Lo specialista medico/odontoiatra esperto nella materia è la sola persona che è in grado di rispondere esaurientemente; in gioco, infatti, ci sono aspetti medici specialistici, odontoiatrici, pediatrici e psicologici molto delicati.

La branca dell’odontoiatria che racchiude la diagnosi e trattamenti dei pazienti in età pediatrica è la pedodonzia. In questa fase della vita la psicologia ha un ruolo di primo piano, affinché il rapporto con il medico odontoiatra sia sereno, fiducioso e collaborativo fin dal suo principio.

A quale età bisogna portare i bambini dal dentista

Non c’è un ‘età minima particolare per poter iniziare a fare la prima visita.

La prevenzione, infatti è un importantissimo mezzo che dovrebbe essere attuata in ogni età.

La bocca del bambino, anche se non ha iniziato la dentizione, può essere oggetto di patologie di competenza odontostomatologica o di fenomeni patologici che si evidenziano nella cavità orale ma che possono essere sintomi di malattie generali.

Il pediatra è di solito il primo medico che inizia a valutare il piccolo paziente da neonato , dà ai genitori le informazioni sanitarie di base e lo indirizza ad un consulto specialistico odontoiatrico . Normalmente, il neonato dovrebbe essere valutato al fine della prevenzione , a circa un anno , la dentatura “da latte “ del bambino andrebbe controllata, e in seguito ogni 6 mesi al fine di monitorare l’igiene orale, eliminare le abitudini scorrette , valutare l’aspetto della prevenzione con il fluoro , controllare lo sviluppo della bocca nel suo insieme ed altro . In seguito, sarà importante far valutare al dentista il posizionamento dei denti permanenti fin dalla loro formazione al di sotto dei denti decidui .

Sempre di più si va affermando l’orientamento alla precocità delle cure sia dei denti decidui che alla prevenzione delle malocclusioni ortodontiche ed al posizionamento scorretto dei denti ; in genere le cure ortodontiche venivano messe in atto solo a permuta avvenuta, ma oggi l‘ortodonzia “intercettiva” eseguita di solito con apparecchi mobili, è in grado di trattare anticipatamente le malocclusioni in modo da controllarne od eliminarne la progressione delle patologie ortodontiche.

Cosa non fare

  • E’ assolutamente sconsigliato aspettare che il bambino abbia qualche problema per portarlo dal dentista!
  • Evitare di fare addormentare il neonato con il biberon contenente bevande zuccherate per farlo stare tranquillo oppure addolcire il ciuccio: questo comportamento può incrementare la possibilità di sviluppo di carie dette “ carie del biberon”.
  • Controllare l’uso del ciuccio e limitarlo ad un tempo congruo.
  • Non dipingere al bambino il momento della visita come un evento che porta con sé sensazioni di sofferenza : questo comportamento porterà a paura e ansia è facile che tali emozioni si ripresentino ad ogni visita successiva.
  • Non minacciare il piccolo paziente di portarlo dal dentista come castigo ; è deleterio usare il dentista come una minaccia, dicendo al bambino frasi come “Se non ti lavi i denti ti porto dal dentista” o “Se mangi troppi dolci sarai costretto ad andare dal dentista e poi..
  • Non imporre con le minacce fisiche o peggio con le percosse la visita o il trattamento odontoiatrico

Cosa è importante ricordare

1. I dentini dei bambini vanno lavati fin da subito, allo spuntare del primo dente da latte a pochi mesi d’età.

2. I denti dei bambini vanno spazzolati almeno 2 volte al giorno.

E’ utile ricordare che da tre a sei anni è opportuno usare dentifrici con modiche quantità di fluoro fino a 500 ppm , oltre sei anni invece si preferiscono dentifrici contenenti fluoro oltre 1000ppm.

3. Le sigillature dei solchi dei denti con resine apposite ,sono indicate nei denti definitivi erotti da poco e non solo i molari al fine di evitare le carie dei solchi tipiche dell’età

4. La prevenzione con il fluoro in pastiglie deve essere valutata con il pediatra ed il professionista odontoiatra, ma è importante sapere che il fluoro correttamente assunto, non fa male. In Italia, ad eccezione di alcune zone vulcaniche, l’acqua dell’acquedotto ha un valore di fluoro che non supera valori significativi (inferiore a 0,6 ppm): tali valori non giustificano timori di sovradosaggio di fluoro.

Per l’acqua minerale è utile vedere l’etichetta della composizione per valutare la quantità di fluoro presente e evitare quelle che contengono valori elevati. Poiché è ampiamente dimostrato che la presenza di adeguate concentrazioni di fluoro nel cavo orale riduce il rischio di carie l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda la sistematica della fluoroprofilassi ed il Ministero della Salute Italiano, a tal proposito, fornisce delle linee guida specifiche.

Gli effetti della fluoroprofilassi raggiungono la massima efficacia dopo l’eruzione dei denti.

Il dosaggio dovrebbe essere prescritto da un medico, pediatra o odontoiatra in base all’età e alla valutazione dell’assunzione di fluoro per altre vie.

E se il bambino non collabora ?

Se nonostante tutte le strategie messe in atto il bimbo non collaborasse e si rifiutasse di farsi curare lo specialista deve valutare l’opportunità di rinviare le cure ad un’altra data o dopo un periodo più o meno lungo creando un vero accordo con il piccolo.

Se la cura è improrogabile il professionista potrà chiedere un consulto dello psicologo per un’approfondimento e valutare l’opportunità di eseguire le cure improrogabili in “sedazione cosciente”.

Come mettere a proprio agio un bambino dal dentista

Per arrivare a far vivere la visita dal dentista con serenità al bambino è necessario che i familiari lo preparino senza ansie, ma soprattutto che lo specialista pedodonzista scelto sia esperto nella cura dei più piccoli. Importante è che sia possibilmente sempre la stessa persona che lo tratta e con questa deve nascere un rapporto di fiducia e di empatia speciale che crea le basi per l’autonoma motivazione del piccolo .

È importante che il bimbo sappia che non è costretto, ma coinvolto nel trattamento, potendo seguire le fasi (magari anche attraverso uno specchietto, il monitor posto sulla poltrona, ecc..).

Inoltre i genitori , una volta accompagnato il bambino in ambulatorio, se non indicato, non dovrebbero presenziare alle cure, ma uscire in sala d’aspetto per non interferire nel meccanismo emotivo che si cerca di instaurare.

Richiedi maggiori informazioni su quando portare i bambini dal dentista!

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